tag:blogger.com,1999:blog-84065177923847329842023-11-16T11:28:23.451-08:00Ci siamo trasferiti su www.gitorino.blogspot.itAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comBlogger206125tag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-72654732014054537072011-12-23T15:42:00.001-08:002012-12-27T01:30:37.489-08:00CI SIAMO TRASFERITI SUL SITO:<h3 class="post-title entry-title" style="text-align: center;">
<a href="http://www.gitorino.blogspot.it/" target="_blank">WWW.GITORINO.BLOGSPOT.IT</a></h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.gitorino.blogspot.it/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5YDoA2INwIuBxTfi0Cc0JQq-uJqAAU31YT8ZTIJdvWlE9lHMWR-4aEEkSFr9R_xm0t_4rl2ac6AYbRrKvs057Zx_b71IlJen7GWPDvOWL5D6_Ei5mvlpVwEKSygAanmbeYF4W1vQX-QE/s200/Logo+Giovent%25C3%25B9+Italiana+con+La+Destra-HD-+Nero+%25281%2529.jpg" width="196" /></a></div>
<h3 class="post-title entry-title">
</h3>
<h3 class="post-title entry-title">
<b> </b></h3>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-51881139200719729712011-12-22T10:53:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.489-08:00L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1NVjVXP_g1AEO5Xn0dhUti_pO1rFnYnlG9of8CA7eH6idW9Fwaz3wUY_Z4uYoiKK9zl-d9pQ_1J-oQ74weEB2gMKHinpgM0psC5z2wbIMQx8x52DpMTR7vCULjqMijDZjwGBKEnJuiNc/s1600/Articolo+18.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1NVjVXP_g1AEO5Xn0dhUti_pO1rFnYnlG9of8CA7eH6idW9Fwaz3wUY_Z4uYoiKK9zl-d9pQ_1J-oQ74weEB2gMKHinpgM0psC5z2wbIMQx8x52DpMTR7vCULjqMijDZjwGBKEnJuiNc/s320/Articolo+18.jpg" width="226" /></a></div><div style="text-align: justify;">Basterebbe citare il primo articolo della costituzione per allontanare l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori dalle grinfie del governo Monti. Un governo che non contento di aver emanato una manovra punitiva nei confronti delle classi medie e basse, adesso punta deciso al prossimo obiettivo: la riedizione dell'articolo 18, ovvero quell'articolo che all'interno dello statuto dei lavoratori garantisce il lavoro come un diritto, che non si può negare a nessuno in base ad opinioni politiche, religiose, filosofiche o etniche. Insomma, l'esecutivo di mister Goldman Sachs intende destabilizzare ulteriormente le basi sociali su cui poggia il nostro Paese: il risparmio delle famiglie, e appunto il lavoro.<br />Gioventù Italiana in tutta Italia manifesterà con i fatti il proprio dissenso nei confronti di quest'ennesimo sopruso che Monti intende adoperare nei confronti del popolo italiano: saremo attivi su tutto il territorio con volantinaggi, presidi, e iniziative, volti a ribadire che "il lavoro è un diritto, e l'articolo 18 non si tocca".<br />Il lavoro come base della società, il lavoro come nobilitazione dell'individuo, il lavoro come strumento sociale, il lavoro come diritto dell'uomo: questi sono i punti fermi di una destra sociale che ormai solo noi rappresentiamo e che noi giovani per primi intendiamo ribadire nelle piazze e nelle strade del nostro Paese.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-34475313547226159992011-12-18T10:06:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.466-08:00IL 4 FEBBRAIO A ROMA SI TERRA' IL CORTEO NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO DELLE BANCHE!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgckSwJRi99T_b2Vy28JpYDPMmHUo14TNqYZWxhyJAoDtKard1aQp7K9p2Fr5Z3YKQDYsgbN8IATVXnU3wHhPckhRcKQRGXbwTImj0FINwxH1ztElmAyYuciVSC3rxRy05HoV7n4LGbKf1J/s1600/Corteo+4+Febbraio.jpg" /></div><div style="text-align: justify;">Il 4 febbraio 2012 avrà luogo il corteo nazionale de La Destra e di Gioventù Italiana contro il governo delle banche. Si terrà a Roma, con partenza alle 14 da Piazza Esedra fino a Piazza bocca della Verità con comizio finale di Francesco Storace. <br />BASTA COL GOVERNO DEI TECNICI, LA PAROLA TORNI AL POPOLO!</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-77591283627172667752011-12-13T11:21:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.507-08:00UN PENSIERO SOTTO L'ALBERO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik3fa7jD2VXax-gCwoxLFNI9C4dMxcbjEpP3FCxQ2iLLyns9ok0TjfyCl0cFijdGyGqDXxMPg8_GOYkb1LeN8yY2nGLErouWJEJhyphenhypheno1CMdS8L22WvbK8fW1DSIW2ay3U84EtaznyGD8nWW/s1600/Natale+2011.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik3fa7jD2VXax-gCwoxLFNI9C4dMxcbjEpP3FCxQ2iLLyns9ok0TjfyCl0cFijdGyGqDXxMPg8_GOYkb1LeN8yY2nGLErouWJEJhyphenhypheno1CMdS8L22WvbK8fW1DSIW2ay3U84EtaznyGD8nWW/s320/Natale+2011.jpg" width="221" /></a></div><div style="text-align: justify;">In prossimità delle Feste Natalizie la Federazione Provinciale de La Destra di Torino ha deciso di organizzare un rinfresco che si terrà lunedì 19 dicembre alle ore 18:30 presso la Terrazza Solferino in Via Bertolotti 7 a Torino, sarà un'occasione per scambiarsi gli auguri e discutere delle ultime novità.</div><div style="text-align: justify;">In occasione dell'evento i ragazzi di Gioventù Italiana Torino hanno deciso di organizzare una raccolta di giocattoli che verranno poi donati ai bambini bisognosi tramite alcune associazioni benefiche. Invitiamo pertanto tutti coloro che intendono prendere parte al rinfresco natalizio a portare un giocattolo, si possono donare o giocattoli nuovi confezionati (per motivi di sicurezza) o peluches puliti (per motivi igienici).</div><div style="text-align: justify;">Vi aspettiamo numerosi!</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-40596935329332454932011-12-10T05:21:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.479-08:00RACCOLTA FIRME A GRUGLIASCO PER MIGLIORE IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ09s6PoVgm4YS1A5Y3h7jDkffTHauGGQpuk1qxXKks9XoA-ft-rntZV1nc8uuaAor0oX6bTwTmvYBCYUwnPzCzsWqhbbo1zBZRukQrPJfAUSs4Uz4Ri73CZq8xaqwTMLJdXttUEz_T0Bg/s1600/Foto0204.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQ09s6PoVgm4YS1A5Y3h7jDkffTHauGGQpuk1qxXKks9XoA-ft-rntZV1nc8uuaAor0oX6bTwTmvYBCYUwnPzCzsWqhbbo1zBZRukQrPJfAUSs4Uz4Ri73CZq8xaqwTMLJdXttUEz_T0Bg/s320/Foto0204.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Stamane, al mercato sito in viale Echirolles (Grugliasco, To), alcuni millitanti di Gioventù Italiana con La Destra, hanno effettuato una cospicua raccolta firme per chiedere al gruppo Torinese Trapsorti (GTT) di istituire una navetta, che colleghi la stazione della metropolitana "Fermi" all'Ospedale San Luigi Gonzaga.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-82505858146443076112011-12-06T06:23:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.510-08:00FONDO SOCIALE EUROPEO: I GIOVANI E IL LAVORO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy0tfkbz4aMkv9JD91BWmxEJ3WqCsbKk-VPx20dAvIsr6nULOAKGUdk98vK45yAdro7wyIl0txVFDNJn7LXHRQQcozIoRsD4-dOvEPK2bfm5LTmeSJyxz-AOOAdiANyxDSddSTIkE4LTCh/s1600/Fondo+Sociale+Europeo.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy0tfkbz4aMkv9JD91BWmxEJ3WqCsbKk-VPx20dAvIsr6nULOAKGUdk98vK45yAdro7wyIl0txVFDNJn7LXHRQQcozIoRsD4-dOvEPK2bfm5LTmeSJyxz-AOOAdiANyxDSddSTIkE4LTCh/s320/Fondo+Sociale+Europeo.JPG" width="225" /></a></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;">Mentre il governo Monti si appresta a far approvare una manovra finanziaria da 30 miliardi all'interno della quale non è del tutto chiaro che ruolo avranno i giovani nel futuro mondo del lavoro, oggi a Torino si ricordano i 7 operai italiani (Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe De Masi) che esattamente 4 anni fa persero la vita all'interno dello stabilimento delle acciaierie Thyssenkrupp e di conseguenza risulta inevitabile il fatto che si torni a parlare di una tematica come il lavoro e che si ponga particolare attenzione proprio sul futuro dei giovani.<br />Proprio ieri si è parlato dei giovani, del lavoro e della crisi in occasione di un convegno organizzato alla Camera di Commercio di Torino dove si è parlato del Fondo Sociale Europeo e della Formazione Professionale rivolta ai giovani. Nonostante la scarsa affluenza dei giovani all'evento, la prima parte dell'incontro - durante la mattinata - ha visto intervenire esponenti delle autorià locali, nazionale ed europee come la Dott.ssa Paola Casalgrande (Regione Piemonte) che ha illustrato lo stato attuale del POR (Programma di Occupazione Regionale), Claudio Spadon (Commissione Europea) che ha mostrato i dati e i numeri del Fondo Sociale Europeo rendendo noto come i giovani italiani che cercano spazio nel mondo del lavoro usufruiscano poco dei servizi formativi messi a disposizione dal FSE (solo il 15% dei giovani tra i 18 e i 30 anni, quando la disoccupazione giovanile in Italia è arrivata al 29,3%), il Dott. Stefano Musso e il Dott. Renato Grimaldi (Università di Torino) che hanno colto l'occasione per tracciare un ex-cursus storico della formazione professionale in Piemonte e per approfondire gli aspetti socio-pedagogici del tema in questione. Dagli interventi della mattinata è quindi emerso il quadro preoccupante sulla disoccupazione giovanile in Italia e in Europa (29,3% in Italia contro il 20% della media europea), ma è stata anche sottolineanta la forte necessità di incrementare l'impiego di risorse da destinare ai programmi e ai servizi di formazione professionale (in particolare nell'ambito dell'istuzione secondaria e nell'ambito accademico) con l'intento di continuare a diffondere maggiormente la "cultura d'impresa e di formazione" che specialmente in Piemonte gode di una forte tradizione storica.<br />Per quanto riguarda gli interventi del pomeriggio è stata posta particolare attenzione sulla necessità di rafforzare la formazione professionale attraverso la reintroduzione di strumenti come l'apprendistato.<br />Tra i relatori del pomeriggio la Dott.ssa Giuliana Fenu (Settore Politiche per l'Occupazione della Regione Piemonte) ha accennato ai vari progetti che la Regione sta portando avanti per rimanere negli standard occupazionali fissati dall'Unione Europea (secondo quanto affermato dal Trattato di Lisbona in ogni paese europeo la percentuale di giovani che conseguono almento il diploma di istruzione secondaria deve essere dell'85% all'anno mentre invece la dispersione scolastica annua non deve superare il 10%, in Italia i giovani diplomati sono stati il 78% e la dispersione scolastica il 17% nell'anno 2010), ancora la Dott.ss Fenu ha parlato dei progetti da portare avanti avanti specialmente nell'ambito accademico favorendo una maggiore collaborazione tra Atenei e imprese piemontesi, potenziando il percorso dell'alto apprendistato e incentivando il conseguimento dei dottorati di ricerca.<br />In particolare su quest'ultimo aspetto è interventuto l'Ing. Marco Gilli (Prorettore del Politecnico di Torino) che ha approfittato dell'occasione per fare il punto della situazione sui percorsi di alto apprendistato creati dal Politecnico di Torino a partire dall'anno 2005 con le cosiddette "lauree di apprendistato", ossia, percorsi di alta formazione professionale che - sottolinea l'Ing. Gilli - giocherebbero un ruolo decisivo come approfondimento del bagaglio formativo ricevuto negli istituti tecnici secondari.<br />Nell'ultima parte dell'incontro c'è stata anche la possibilità per un piccolo confronto tra le parti sociali e le istituzioni locali che ha visto confrontarsi la Dott.ssa Claudia Porchietto (Assessore Regionale al Lavoro e alla Formazione) e Graziella Rogolino (esponente delle Organizzazioni Sindacali); l'Assessore Porchietto ha ribadito di credere fermamente nell'importante funzione sociale che può avere l'apprendistato ed ha pertanto invitato le parti sociali ad un atteggiamento più collaborativo per trovare un accordo e raggiungere una situazione di stabilità, considerando anche i tempi che corrono e le difficoltà del momento. Per quanto riguarda invece la risposta delle organizzazioni sindacali da parte della Dott.ssa Graziella Rogolino, è stata ribadita la disponibilità da parte del mondo sindacale nel contribuire alla creazione di una realtà lavorativa che ponga al centro la formazione dei giovani e che veda l'apprendistato come una soluzione e non come un peso per le organizzazioni datoriali, questo facendo anche riferimenti alla Carta Sociale Europea firmata esattamente 50 anni fa proprio a Torino.</div></div></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-48287654863468492592011-11-29T07:41:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.487-08:00TRASPORTI PUBBLICI: AUMENTO INGIUSTIFICATO DELLE TARIFFE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT3pc4vwBf1oo45QSGJvFXUlheaZipuaMOdkel9OAQqwvrY8kYxtuLg0gcekxocVd-i0SHN0n5naI7Kd84h24mkMykD4ysPYC3aKFixRDCycCgFjHQ63lpRZpbacwv6Dr4g3vsvT-k0pMf/s1600/metroTorino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT3pc4vwBf1oo45QSGJvFXUlheaZipuaMOdkel9OAQqwvrY8kYxtuLg0gcekxocVd-i0SHN0n5naI7Kd84h24mkMykD4ysPYC3aKFixRDCycCgFjHQ63lpRZpbacwv6Dr4g3vsvT-k0pMf/s320/metroTorino.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">La giunta regionale del Piemonte ha deliberato in questi giorni la manovra sui fondi da destinare al trasporto pubblico nell'anno 2012, tale provvedimento contiene delle misure che porteranno dal prossimo anno ad una razionalizzazione del 10% sui servizi e ad un rincaro del 6% sugli abbonamenti e del 10% sui biglietti ordinari (bus e metro), il tutto - spiegano le fonti provenienti dalla Regione - con lo scopo di ridurre gli sprechi e di rionrdinare il sistema del trasporto urbano ed extraurbano.<br />Noi di Gioventù Italiana con La Destra comprendiamo da parte nostra la necessità da parte di Comune e Regione di ridurre gli sprechi con lo scopo di migliorare qualitativamente il servizio dei trasporti, ma francamente non capiamo come ciò possa avvenire aumentando i prezzi delle tariffe (specie introducendo un meccanismo che dal 2013 in poi prevederà l'adeguamento automatico delle tariffe in base all'inflazione), anche perchè qualora si volessero veramente ridurre gli sprechi basterebbe fare in modo che tutti i cittadini che usufruiscono dei trasporti pubblici locali paghino il biglietto o l'abbonamento, quindi introducendo dei controllori fissi sulle principali linee che percorrono gran parte del territorio urbano (e che quindi trasportano di fatto più persone) e all'ingresso di ogni fermata della metro.<br />Se tra i cittadini che usano i mezzi pubblici una parte di loro paga il biglietto e un'altra non lo paga, il problema non lo si risolve aumentando il prezzo del biglietto a scapito chi il biglietto lo paga già piuttosto si cerca di fare in modo che il biglietto paghino tutti.<br />Inoltre dalla giunta arrivano voci, al momento solo ipotesi, sull'introduzione di agevolazioni per le famiglie numerose con sconti in base al numero di figli, francamente ci chiediamo perchè nella questione delle categorie da "agevolare" non vengano presi in considerazione anche i giovani sotto una certa fascia di età e gli studenti, non è un mistero il fatto che giovani facciano sempre più difficoltà a trovare lavoro per sistemarsi e che gli studenti siano costretti a dipendere sempre di più dai propri genitori. Perchè anche in questo ambito i giovani devono essere tagliati fuori? Non è forse vero che i giovani rappresentano il futuro di una comunità? E allora perchè, visti i tempi che corrono, non si fa nulla per venir loro incontro?</div><div class=" fixedScrolling" id="MessagingShelf"><div class="clearfix uiBoxGray topborder" id="MessagingShelfContent"><div class="MessagingComposer" id="MessagingInlineComposer"><div class="MessagingComposerForm"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="uiGrid"><tbody><tr><td class="vTop prs MessagingComposerFormLeft"><br /></td><td class="vTop pls"><br /></td></tr></tbody></table></div></div></div></div><div class="rfloat" id="MessagingNetegoWrapper"><div class=" fixedScrolling" id="MessagingNetegoSidebar" style="margin-top: 0pt;"><div data-referrer="pagelet_ego_pane" id="pagelet_ego_pane"><div class="ego_column"><div class="ego_section"><div class="phs"><div class="ego_unit"><div class="fbEmu fbEmuBlock fbEmuEgo" id="6003677943312-id_4ed4fcdaac6657711884968"><div class="inline"><div class="action"><span class="fbEmuEmptyContext"></span></div></div></div></div></div></div></div><span id="egoRefreshAds"></span><span class="muffin_tracking_pixel_start"></span><span class="muffin_tracking_pixel_end"></span></div></div></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-3513478081195353312011-11-21T05:04:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.471-08:00LA STURA E L'INTRAMONTABILE PROBLEMA DELLE BARACCOPOLI ABUSIVE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBhuOHiW4GBC11wFmXW8o7OTJfUKLnQPjvFUYBMDvYBA8X5QzSNOl9FR0P_EqEH9XYvzxZZP5zvyISxEAP0CufYcALSngp9EVnkQgP0WnSCt4Q5TwcUuiuTFjhVaXkXRkSuLlK0A2Ljrwr/s1600/lungosturalazio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBhuOHiW4GBC11wFmXW8o7OTJfUKLnQPjvFUYBMDvYBA8X5QzSNOl9FR0P_EqEH9XYvzxZZP5zvyISxEAP0CufYcALSngp9EVnkQgP0WnSCt4Q5TwcUuiuTFjhVaXkXRkSuLlK0A2Ljrwr/s320/lungosturalazio.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Sabato si è tenuta una retata da parte delle Forze dell'Ordine e della Polizia Municipale nei pressi del campo nomadi di Corso Tazzoli a Torino e che ha portato all'arresto di 15 rom, peccato che per convincere le autorità ad intervenire è stata necessaria la collaborazione da parte di una "talpa" fra i rom che vivevano nelle baracche della zona e che ora però è costretta a vivere sotto protezione per non subire vendette o regolamenti di conti.<br /> A Torino il problema delle "bidonvilles" e dei campi nomadi sta diventando sempre più grave in quanto questi luoghi diventano sempre di più i punti nevralgici in cui proliferano il degrado e i vari racket di cui vivono queste comunità rom, chi fra di loro si ribella a questo stile di vita rischia la pelle, i bambini rom invece di andare a scuola e poter vivere civilmente sono costretti ad andare a chiedere le elemosina e a rovistare nella spazzatura per guadagnarsi il cibo.<br /> Le attività di integrazione sociale svolte tramite le associazioni che si occupano di tale problema purtroppo non bastano e la politica da troppo tempo sta dimostrando totale indifferenza al problema.<br /> Gioventù Italiana con La Destra intende denunciare tale problema rivolgendo un invito esplicito al Sindaco di Torino: "Sindaco Fassino, invece di millantare successi e progressi inesistenti - da parte della propria giunta - in materia di integrazione sociale e di lotta al degrado, pechè non va Lei di persona in queste baraccopoli a constatare la gravità della situazione. Signor Sindaco lo vuole capire che i torinesi che abitano nelle vicinanze di queste baraccopoli non ne possono più di questa situazione? Vien da pensare Signor Sindaco, che Lei i suoi assessori ignoriate tale problema semplicemete perchè non abitate nei pressi di queste baraccopoli. Se a Lei toccasse abitare in quella zona, non avrebbe timore per la propria sicurezza e per quella dei Suoi familiari, non proverebbe fastidio a non poter uscire di casa per paura della propria incolumità?".<br /> </div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-34985748498576485662011-11-09T06:36:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.468-08:00PROGRAMMA DEI LAVORI DEL II CONGRESSO NAZIONALE DE LA DESTRA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWNkphIokWBtpwy67hvlesSuMni2RP5xpFvs1oMytwlxyMjIWiLk3CdZ8mghES9_aJz5q3BUwSPvzx7mjYukX_yK253jLmoWSH_mVeyukRXqHkM4qtKDieQZjAe8bz-OwvpxADlLAAd_ca/s1600/Programma+Congresso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWNkphIokWBtpwy67hvlesSuMni2RP5xpFvs1oMytwlxyMjIWiLk3CdZ8mghES9_aJz5q3BUwSPvzx7mjYukX_yK253jLmoWSH_mVeyukRXqHkM4qtKDieQZjAe8bz-OwvpxADlLAAd_ca/s400/Programma+Congresso.jpg" width="400" /></a></div><h6 class="uiStreamMessage" data-ft="{"type":1}" style="text-align: justify;"><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Partecipate al II Congresso Nazionale del LA DESTRA, al Centro Congressi Lingotto di Torino, sabato 12 e domenica 13. Il momento politico è delicato e importante per il futuro della Nazione, La Destra vuole e può contribuire a dare un futuro migliore ai nostri figli.</span></span></span></h6><h6 class="uiStreamMessage" data-ft="{"type":1}" style="text-align: justify;"><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"> Giuseppe Lonero </span></span></span></h6><h6 class="uiStreamMessage" data-ft="{"type":1}" style="text-align: justify;"><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"> Segretario regionale de "La DESTRA" </span></span></span></h6><h6 class="uiStreamMessage" data-ft="{"type":1}" style="text-align: justify;"><span class="messageBody" data-ft="{"type":3}"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;"> </span></span></span></h6>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-42663260472675401672011-11-09T03:42:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.481-08:00BUON COMPLEANNO GIOVENTU' ITALIANA !<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqL61ui_bCrJuoB7MDJsTMhqcm5p4gf6Y3O5FAA41rjlLLQlgtqyMXD5Eljsx3eMGsE7zGEAB3CwhbBwlO4tzwil03_EojF_O-gDUSjdUEhMoIrrvYkVl44dV1HO1GQHqYpy2nsh1EDeM/s1600/Logo+Giovent%25C3%25B9+Italiana+con+La+Destra-HD-+Nero+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqL61ui_bCrJuoB7MDJsTMhqcm5p4gf6Y3O5FAA41rjlLLQlgtqyMXD5Eljsx3eMGsE7zGEAB3CwhbBwlO4tzwil03_EojF_O-gDUSjdUEhMoIrrvYkVl44dV1HO1GQHqYpy2nsh1EDeM/s320/Logo+Giovent%25C3%25B9+Italiana+con+La+Destra-HD-+Nero+%25281%2529.jpg" width="313" /></a></div><span id="goog_1824098090"></span><span id="goog_1824098091"></span>La giovane destra riconosce nella tutela e affermazione della propria identità nazionale il cardine attorno a cui ruota un contesto sociale, nel riconoscimento dell’appartenenza l’antidoto a un mondo selvaggio e barbaro che ci vorrebbe tutti uguali da Roma a Tokyo, da Pechino a New York: sradicati, privi di un’eredità storica e di un portato culturale specifico, solo individui consumatori da una parte all’altra del pianeta.</div><div></div><div style="text-align: justify;">Identità contro mondialismo, specificità culturali contro omologazione planetaria. Sono le sfide che abbiamo di fronte per restituire innanzitutto al nostro popolo il senso e l’orgoglio dell’appartenenza.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Questa sfida si combatte su più fronti: ovunque vi sia un’identità minacciata essa va tutelata e difesa dai molti nemici che, nelle contraddizioni del nostro tempo, stanno negando valore ai popoli e alle culture, con il rischio concreto di portarle all’estinzione. Abbattere il muro del mondialismo si può. Innanzitutto solidarizzando con tutti i popoli oppressi, facendo emergere le dittature tollerate in quanto utili ai fini espansionistici delle multinazionali; poi mantenendo forte il legame con la propria storia e le proprie radici nei contesti scolastici e comunicativi; inoltre dando forza e vigore alla rinascita dell’orgoglio nazionale anche nelle politiche industriali e del lavoro; infine tutelando e promuovendo la grandiosa bellezza delle nostre specificità, delle arti e delle produzioni, che tutte insieme contribuiscono a definirci come popolo nella sfida globale che abbiamo di fronte.Gioventù Italiana è il movimento giovanile che vuole cambiare questa società insieme al Movimento politico La Destra, di cui ne è espressione vivace e profonda.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">A partire dagli ultimi decenni del novecento la politica è entrata in crisi.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Una crisi che ha investito e continua a investire trasversalmente le tradizionali aree di riferimento ideologico e culturale.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Nello specifico italiano, la crisi ha investito la politica sostanzialmente su due fronti:</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">1. la “dimensione del politico” ha trovato sempre meno spazio nelle dinamiche sociali, lasciando campo aperto ad altre forme di potere e di decisione che esulano dalla rappresentanza popolare e riducono la politica a mera visione di amministrazione dell’esistente e gestione del potere. A fronte di un popolo chiamato ogni cinque anni a votare, decisioni che investono la nostra nazione e l’intero mondo vengono prese quotidianamente da poteri che non si confrontano con il popolo e sono per loro natura estranei alla democrazia. I grandi gruppi finanziari, le lobby economiche e i centri di potere culturale e mediatico, e non ultima la Banca Centrale Europea, influenzano la vita dei cittadini in modo sicuramente maggiore rispetto alle scelte cui sono chiamati i rappresentanti politici nelle sedi istituzionali.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">2. le vecchie forme partito rimodellatesi all’indomani della fine del bipolarismo Est-Ovest e della crisi della partitocrazia della prima repubblica sono state incapaci di rappresentare una adeguata risposta ai cambiamenti sociali ed economici imposti dalla globalizzazione in sintonia con i bisogni reali del popolo ed in particolare delle giovani generazioni.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">A fronte di questa crisi – che è sistemica e non temporanea – assistiamo alla nascita di forme organizzative e mediatiche tese a cavalcare l’antipolitica e a identificare nei partiti oggi esistenti e nei loro rappresentanti maggiori la causa esclusiva del declino.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Se noi per primi riteniamo che una politica esclusivamente dominata dalle oligarchie verticistiche dei partiti sia una casta che legittima la propria sopravvivenza attraverso i privilegi, il clientelismo, l’affarismo, l’utilizzo privato della res pubblica, ciò nondimeno riteniamo che il male dell’Italia sia frutto anche di altre caste, spesso superiori a quella partitocratica in termini di prevaricazione e di mortificazione degli interessi generali.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">A fianco della casta politica esistono infatti le caste dell’informazione controllata, del capitalismo assistito e parassitario, del triplice sindacalismo dedito all’esclusiva autotutela della propria burocrazia, dei baronati universitari, delle toghe politicizzate che quotidianamente interferiscono sul potere legislativo, degli interessi speculativi dei cartelli bancari e delle assicurazioni.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Sono tutti questi soggetti – le caste, non soltanto una casta – a dover diventare il bersaglio di un moto popolare, che cresce di pari passo alla crisi sociale del Paese e al rischio di argentinizzazione dell’Italia, e che non può essere regalato all’antipolitica.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La risposta alla crisi del sistema non è cavalcare un qualunquismo antipolitico, ma è la rigenerazione della politica stessa.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Rigenerazione che non può non passare attraverso la nascita di un nuovo movimento giovanile che noi, riconoscendoci negli scopi, nei valori e nei principi del movimento politico ‘La Destra’, vogliamo oggi offrire a questa generazione affinché riscopra il gusto di una militanza politica che non si svilisca nel carrierificio congressista di cui sono oggi vittime tutte le organizzazioni giovanili dei partiti politici italiani.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Ci rivolgiamo a tutti coloro che sentono forte il bisogno di impegnarsi in un percorso di rinnovamento in nome dei valori e dei principi della nostra più profonda tradizione culturale, che non vogliono arrendersi ad un destino già scritto da comprimari e strumenti al soldo del cinismo oligarchico imperante, e vogliono invece riscoprire il gusto di una militanza ideale e disinteressata.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Chiamiamo a raccolta quei ragazzi che, nonostante tutto, credono ancora che ci siano valori e scopi per cui valga la pena schierarsi, battersi e rischiare; un futuro da costruire, sognare e immaginare; un presente da reinventare con l’entusiasmo della libertà e la libertà delle azioni; e – soprattutto – una Rivoluzione italiana da vivere quotidianamente.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La storia anche recente del nostro Paese ci ha insegnato che il divario tra società e partiti aumenta quando la politica è debole.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La debolezza della politica comporta l’incapacità di decidere e, per autodifesa, l’immediata chiusura a riccio e l’interruzione del rapporto di complementarietà tra rappresentante e rappresentato: la democrazia diventa partitocrazia e la partitocrazia si costituisce in oligarchia. Così nasce la “casta”. Quando ciò accade, come oggi sta accadendo, diventa ancora più difficile costruire un rapporto fecondo tra le giovani generazioni e la politica.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Se il sistema della prima repubblica è crollato sotto le macerie di Tangentopoli, in realtà da molto prima, e la destra lo aveva predetto sul finire degli anni ’80, si avvertiva nella società italiana una crescente mobilitazione contro la corruzione dei partiti e contro il sistema di potere che questi avevano creato.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Non a caso, riportandosi a quello schema, il fronte dell’antipolitica militante paventa (ma in fondo brama) un ritorno al 1992-93.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">L’intento dichiarato è quello di rivivere i giorni in cui la società si mobilitava contro il sistema partitocratrico determinando la fine del pentapartito e facendo cadere l’infamia su esponenti politici marginali e di primo piano.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">I professionisti dell’antipolitica (a volte troppo simili a quanti si esercitano in un certo manicheismo antimafia) sperano in una nuova rivolta morale contro l’immoralità della politica e vorrebbero riportare il cittadino al centro della vita istituzionale.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Riteniamo che, determinando le condizioni di un nuovo 1992, non si potrà completare la transizione verso un sistema politico partecipativo e pulito. A nostro avviso, solo riportando i giovani alla politica e producendo un vero ricambio generazionale, sarà possibile costruire una Italia coesa e protagonista dell’integrazione europea.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Non è quindi un caso se il nostro movimento giovanile nasce il 9 novembre, giorno che ha consegnato alla storia il crollo del muro di Berlino.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">È una scelta precisa – 18 anni dopo – per riaffermare quei valori tradizionali dello spirito a cui facciamo riferimento e che affondano le radici nella nostra storia millenaria, e nel sogno mai spento di una Europa realmente libera e indipendente che si affermi nello scenario globale come principale polo di riferimento nel secolo appena iniziato. Affinché non sia l’Europa mercatista delle banche e delle burocrazie di Bruxelles.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">E se è vero che il 9 novembre è realmente quella data storica che con il crollo del Muro di Berlino, sotto la spinta rivoluzionaria di un popolo ansioso di riconquistare la libertà perduta nel 1945, ha segnato la fina di un’epoca e l’inizio di una lunga transizione, è ancor più vero che oggi resistono ancora altri muri che aspettano di essere abbattuti. È questo il nostro obiettivo: abbattere i muri della povertà, del precariato, della disoccupazione, dell’ignoranza, dell’illegalità, dell’omologazione culturale, del mondialismo globalista.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Il richiamo al ’68 porta alla memoria un immaginario culturale che si discosta dal consueto campo di battaglia della destra. Tuttavia, esso rappresenta anche una chiara critica a un certo modo di concepire la sudditanza psicologica del mondo giovanile verso le esigenze dei grandi: chi conosce la storia d’Italia sa che i primi vagiti del ’68 – prima che l’illusione di quella generazione si bruciasse sul fuoco degli anni di piombo, si consumasse nella disperazione delle tossicodipendenze e si annullasse nell’ideologizzazione forzata del marxismo-leninismo – non furono sostenuti solo da sinistra ma vi fu una vera e propria condivisione generazionale, determinata dalla mobilitazione culturale e intellettuale di milioni di giovani in tutto il mondo. Anche a destra, anche in Italia, anche a Roma.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Richiamarsi a quella esperienza, di mobilitazione e di vivacità culturale, non significa condividere l’esperienza sessantottina in Italia e alcune sue drammatiche conseguenze. Significa, invece, richiamare una intera generazione alla partecipazione sociale e farlo in nome dei nostri valori.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">L’Italia resta il fanalino di coda d’Europa anche sul fronte della scolarizzazione. Il nostro è il paese con il maggior numero di abbandoni scolastici e con la più bassa percentuale di cittadini diplomati. </div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Dietro l’abbandono scolastico, insomma, esiste lo spaccato di una società complessa dove le classi deboli restano deboli e le forti diventano sempre più forti. Uno scompenso, questo, che crea disuguaglianze e che mortifica l’individuo.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Sul fronte scolastico le riforme che si sono susseguite in questi anni non sono riuscite a cogliere nel segno di aumentare il livello di preparazione dei giovani. Anzi, l’assenza di politiche per la meritocrazia, insieme all’ondata di un certo buonismo che ha voluto innalzare senza controllo il numero dei promossi, ha livellato in basso il grado di preparazione della scuola media superiore.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Nessuna riforma ha affrontato il nodo centrale del dialogo fecondo tra scuola e mondo del lavoro. Non si è compreso di puntare sulla istituzione di tavoli permanenti, magari affidati alle Regioni, nei quali affrontare la scelta del modello di istruzione da adattare a ogni territorio, interpretandone la vocazione e trasmettendo ai giovani la cultura dell’identità locale come motore di un nuovo modello di sviluppo.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Se queste riflessioni conducono alla necessità di una riforma della scuola che ponga al centro il merito e spinga all’eccellenza, nel mondo universitario questa esigenza diventa crescente giorno per giorno.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Le università italiane, a dispetto della propria tradizione, oggi vivono una crisi senza precedenti. In uno alla crisi della scuola superiore, il mondo accademico sconta il pressappochismo di riforme non andate ancora a regime che, di anno in anno, hanno reso sempre più confusa la vita degli studenti universitari.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">L’Università italiana appare come una casta chiusa, bloccata da logiche baronali che hanno trasformato persino la Conferenza dei Rettori in un organo politico guidato con metodi sindacali e utile solo a tutelare posizioni di rendita. La crisi dell’università è strutturalmente figlia del nepotismo che impedisce di trasformare i nostri Atenei in luoghi di ricerca scientifica aperti alle migliori intelligenze.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">In questa crisi evidente, che ha incidenze nette sulla capacità dei sistema-paese di farsi strada nel mercato globale, la politica ha un peso insopportabile. Le università e i consorzi universitari non nascono per rispondere a esigenze precise del mercato del lavoro e per interessi territoriali, ma sono imposte da logiche clientelari e di spartizione.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">A nostro avviso,</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Esiste poi, e non può essere trascurato, il tema del rapporto tra istruzione pubblica e istruzione privata, tanto scolastica quanto universitaria. Un movimento giovanile di destra non può che ritenere l’istruzione come un diritto e un dovere. Questo diritto e dovere deve essere tutelato dallo Stato che, come vuole la nostra Costituzione, deve mettere i propri cittadini nelle condizioni di formarsi culturalmente e professionalmente. Per tale ragione riteniamo essenziale che, prima di sostenere il settore privato, lo Stato provveda a investimenti seri sulla istruzione pubblica.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Scegliere la via del merito significa anche dichiarare guerra a tutti i “diplomifici” che, a pagamento, consegnano gli stessi titoli che altri hanno conquistato con il sacrificio dello studio. Ciò vale per il settore scolastico, ma oggi esiste una vera emergenza nell’ambito universitario: dalle università telematiche a quelle private, non si può più tollerare l’esistenza di circuiti paralleli che determinino condizioni di privilegio per coloro che, avendone la disponibilità, sostituiscono il cervello con il portafoglio.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La scuola e l’università devono tornare a essere, come nella migliore e invidiata tradizione italiana, il motore della formazione dell’uomo e del suo senso civico. Per far questo occorre compiere scelte di coraggio: tagliare ogni forma di privilegio e recuperare la giustizia del merito.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La crisi economica nazionale, insieme alla recessione internazionale e agli effetti dell’entrata in vigore della moneta unica, ha prodotto un pauroso innalzamento della soglia della povertà.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La nostra vocazione sociale ci impone una vera mobilitazione per evitare quello che è stato definito come il rischio di “argentinizzazione” del nostro Paese. Mai dobbiamo dimenticare che la povertà è anche effetto della globalizzazione economica. Ed infatti, la nostra risposta alla crisi sociale del Paese resta inscindibilmente legata nella riscoperta di una economia basata sui valori comunitari che caratterizzano la economia sociale di mercato, per non dimenticare le fasce deboli della società.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Non c’è futuro per i giovani senza la possibilità di entrare nel mercato del lavoro.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Non c’è futuro per il Paese se i giovani non riusciranno a diminuire drasticamente il tempo di attesa prima di trovare lavoro. E, a un movimento a forte vocazione identitaria e territoriale, non può sfuggire come il problema investa con maggiore incidenza (in alcuni casi il 50% della popolazione giovanile) le aree del Mezzogiorno.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La difficoltà di trovare occupazione appartiene tanto ai giovani laureati quanto a coloro che hanno deciso di immettersi direttamente nel mercato lavorativo. </div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La destra giovanile considera il lavoro non soltanto un diritto dei cittadini che va tutelato in ragione della rilevanza sociale. Per noi, il lavoro è un dovere che compete su tutti i cittadini per far crescere il sistema-paese.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Ciò premesso, siamo convinti che le politiche fin qui adottate per muovere l’economia del lavoro, facendo crescere il numero degli occupati, non siano riuscite nel compito. Non c’è dubbio che la legge Biagi abbia avuto il merito di contrattualizzare la posizione lavorativa di molti giovani, tuttavia ha portato con sé il dramma della precarizzazione del lavoro.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">A ciò si aggiunga che molto raramente i giovani riescono a valersi del proprio titolo di studio, apportando così l’ulteriore danno della introduzione nel mercato del lavoro di giovani non professionalmente formati per il lavoro che sono chiamati a svolgere e della mortificazione individuale di quanti, pur laureati o diplomati, sono costretti a svolgere mansioni diverse da quelle per le quali si sono impegnati nello studio.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Tale oggettiva situazione è stata determinata dalla incapacità della politica di determinare un modello di sviluppo interprete delle diverse identità locali. È perfettamente inutile prendersela con le normative che incidono sul tipo di contratto per il lavoratore, se non si è stati capaci in oltre mezzo secolo a scegliere per ogni area del paese un modello di sviluppo utile per ciascun territorio. Si è preferito, invece, sperperare milioni e milioni di euro di aiuti di Stato (oggi anche dell’Ue) regalandoli alla grande e piccola impresa, senza produrre investimenti stabili e in grado di apportare lavoro.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Solo un’economia capace di vivere nel territorio potrà poi essere sostenuta da una legislazione adeguata sul fronte contrattuale. Altrimenti, la precarietà del sistema del lavoro obbligherà milioni di giovani, negli anni a venire, a ritardare ulteriormente la propria autonomia economica e familiare. È questa la nostra risposta e la nostra proposta per vincere la precarietà riformando nel profondo il nostro sistema economico nazionale.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Accanto a una riforma strutturale come quella da noi auspicata, occorrono alcune significative iniziative. Ad esempio è certamente utile introdurre una fiscalità di vantaggio per le imprese che scelgono di stabilizzare i lavoratori precari e che offrono ai giovani la possibilità di un lavoro sicuro, formandoli. Allo stesso modo è necessaria una seria riforma degli ordini professionali e dell’accesso alla libera professione.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Non c’è sviluppo senza legalità, non c’è futuro se si è schiavi della mafia.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Il 1992 non è stato soltanto l’anno di Tangentopoli e della rivolta contro la politica e il sistema dei partiti. Profittando della debolezza dello Stato, in quell’anno sono stati barbaramente uccisi uomini coraggiosi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, le cui vite restano un punto di riferimento inalienabile per una destra giovanile che creda nel valore della legalità.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Oggi il nostro Paese, in ogni porzione di territorio, è ostaggio di diverse specie di criminalità, organizzata o clandestina, occasionale o abitudinaria, che rende sempre più difficile la vita delle famiglie e delle imprese. C’è, poi, la sensazione che lo Stato sia impotente di fronte alla crescente criminalità e che l’impunità dei malviventi sia garantita da una legislazione che non consente la tassatività della pena.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Accanto a questi fenomeni macro e microcriminali, esistono altre situazioni che stanno prendendo corpo nei comportamenti di ogni giorno: il bullismo, la violenza minorile, lo spaccio di stupefacenti, la criminalità familiare.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">C’è poi, ed è il sentimento aberrante più grave, una certa avversione verso le forze dell’ordine e il diffondersi sempre maggiore di comportamenti arroganti, tendenti alla sopraffazione dell’individuo.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Eppure, i giovani di Addiopizzo, i ragazzi di Locri, le carovane della legalità, i ragazzi di Palermo che sono scesi in piazza contro la mafia, gli imprenditori che si ribellano al racket, sono l’esempio vivente di come la società possa</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">C’è una generazione spinta al conformismo che, complice la televisione, sceglie modelli assai discutibili e abbandona ogni sussulto etico e morale. Non vogliamo spingerci fino alla dura critica che Papa Benedetto XVI ha condotto al relativismo etico. Tuttavia è un fatto non opinabile, confermato da ogni indagine sociologica, che insieme alla crescente disaffezione verso la politica, la generazione dei reality abbandona i tradizionali valori di riferimento della nostra società.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Troppi giovani sono vestiti tutti uguali, depauperati intellettualmente, piegati alla logica del mercato, spinti verso il consumo di droga, allontanati dalla cultura del sacrificio. Sono i figli di una società malata, una società che non offre esempi e modelli comportamentali da seguire. Questa incapacità di determinare esempi forti colpisce a maggior ragione la politica, oggi percepita come lo strumento per ottenere facilmente quanto altri sono costretti a conquistare con sacrificio. La politica è percepita come distante e sporca. E troppe volte quest’immagine coincide con la realtà.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Siamo convinti che combattere l’omologazione sia possibile solo riscoprendo la politica dei valori. Questo modello è stato seguito dalle centinaia di associazioni, religiose e sociali, che si occupano di volontariato, le quali meglio di ogni altra struttura hanno saputo costruire un dialogo fecondo con una parte significativa della popolazione giovanile.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Negli anni difficili la militanza politica, ispirata a valori inossidabili, riusciva a mobilitare le coscienze prima ancora delle singole persone. Oggi, in una società che non conosce più l’indignazione né il pudore, non a caso la mobilitazione giovanile è sempre più rara.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Le cause di questa crisi della società sono le più diverse. Certamente la globalizzazione economica ha determinato un’esasperata logica del mercato che tutta fa e tutto assorbe. Ecco che le mode sono diventate ossessioni e, troppo spesso, per ottenere capi firmati o per condurre una vita modaiola hanno spinto centinaia di migliaia di giovani nella braccia della delinquenza e hanno costretto le famiglie ad affrontare ulteriori difficoltà economiche.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La destra giovanile ha il dovere di iniziare un percorso lungo e difficile, certamente impopolare, per abbattere il muro dell’omologazione giovanile e per restituire la generazione del domani a una nuova cultura civica e del rispetto.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">La lotta alla droga è e resta prioritaria, anche perché nel clima di generale perdonismo e illegalità, sono molto pochi i ragazzi che si rendono conto dei danni sociali ed esistenziali – enormi – causati dal drogarsi e crescono giorno per giorno i consumatori di cocaina, extasy ed eroina.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Tuttavia, solo uno sguardo disattento non coglie che dietro questa diffusione così capillare delle sostanze stupefacenti si nasconde una società malata (che è stata definita un Coca-reality-show) che chiede disperatamente ascolto.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Dai nuovi schiavisti importatori di manodopera a basso costo fautori dell’immigrazione incontrollata ai propugnatori di modelli sociali indistinti basati sul consumo, dai nemici di ogni appartenenza culturale e religiosa agli esaltatori cosmopoliti del villaggio globale fino agli assatanati “mercatisti” che in nome dell’arricchimento chiudono i propri occhi benpensanti di fronte a tragedie di intere comunità e popoli (dalla Birmania alla Cina all’Africa) causando peraltro non pochi danni al sistema sociale e produttivo dell’Europa.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Per essere fedeli a questo compito dovremo saper intercettare, non solo grazie ai mezzi di comunicazione di massa ma con il gusto della militanza, il dissenso giovanile e dovremo riuscire a trasmettere valori profondi che segnino la differenza tra noi e quanti si sono adeguati ai modelli dominanti e si sono resi incapaci di trasgredire ai dettami del pensiero unico.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Lo scontro in atto è tra identità e omologazione.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Noi abbiamo scelto la via dell’identità.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Sappiamo di scegliere una strada in salita, ma dalla nostra parte c’è la consapevolezza di stare dalla parte del giusto.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-59026812288113917602011-11-06T23:00:00.000-08:002011-12-23T15:26:57.502-08:00II CONGRESSO NAZIONALE DE LA DESTRA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb9LE3mpv9HiyTW4TU0aBav90y8rO9dqlWnEj_ToOwaU4l7AmnVz_st0Vndq9RN35EdaoEJfzUCZTJU1O-a-5HO5OBkZyv00d2_gCW_pmsJMBfZhIXBzCgNLbjwDd972HY9qQmJ_mmhB8P/s1600/Cattura.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb9LE3mpv9HiyTW4TU0aBav90y8rO9dqlWnEj_ToOwaU4l7AmnVz_st0Vndq9RN35EdaoEJfzUCZTJU1O-a-5HO5OBkZyv00d2_gCW_pmsJMBfZhIXBzCgNLbjwDd972HY9qQmJ_mmhB8P/s400/Cattura.JPG" width="400" /></a></div><div style="text-align: center;">Si comunica che nei giorni sabato 12 e domenica 13 novembre 2011 presso il Centro Congressi del Lingotto, nella Città di Torino , si svolgerà il II Congresso Nazionale de La Destra.</div><div style="text-align: center;">Per agevolare la registrazione dei delegati designati, consentendo l’inizio puntuale dei lavori del congresso nella mattinata di sabato, già da venerdì 11 novembre dalle ore 16:00 sarà possibile accreditarsi presso i desk di accoglienza. Comunichiamo altresì la possibilità di accedere al congresso in qualità di ospiti telefonando alla direzione nazionale del Partito allo 0632650421 o mandando una mail a <a href="mailto:segreteria@la-destra.it">segreteria@la-destra.it</a> o <a href="mailto:amministrazione@la-destra.it">amministrazione@la-destra.it</a>.</div><div style="text-align: center;">La segreteria Generale del Congresso comunicherà nei prossimi giorni il programma completo della due giorni.</div><div style="text-align: center;">Per qualsiasi altra comunicazione si prega di contattare la direzione nazionale del Partito.<br /><br />I lavori congressuali potranno essere seguiti in streaming sul sito <a href="http://www.ladestraindiretta.it/">www.ladestraindiretta.it </a></div><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-57175894472067267872011-11-04T05:14:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.495-08:00BUON 4 NOVEMBRE ITALIA!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaJHBmtGDZw1e0Q_Sl7OByZVkcomhopjrc7ry8euk1vkAzTNBPIgRdi5b5czrRTAVJlNCs3MraZzvoHmMwhjMCM1_GecUO9Vlq_zSr3qnuC7MIjaELrl_6NPPLK73u4edlPKUrJWQXydRq/s1600/20031104101610_10-113-232-21.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaJHBmtGDZw1e0Q_Sl7OByZVkcomhopjrc7ry8euk1vkAzTNBPIgRdi5b5czrRTAVJlNCs3MraZzvoHmMwhjMCM1_GecUO9Vlq_zSr3qnuC7MIjaELrl_6NPPLK73u4edlPKUrJWQXydRq/s1600/20031104101610_10-113-232-21.gif" /></a></div>GIOVENTU' ITALIANA con La DESTRA celebra con gioia il 93esimo anniversario della giornata Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate (oltre che della vittoria militare nella prima guerra mondiale), che quest’anno assume una particolare valenza nella prospettiva del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.<br />Ci auguriamo che nonostante questo periodo di profonda crisi economica ed occupazionale il popolo italiano trovi la forza di stringersi compatto al nostro amato tricolore.<br /><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-86609830945565844222011-11-02T00:00:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.515-08:00EVENTO CONSIGLIATO: IL POTERE DEL DIO DENARO: Il Signoraggio Bancario<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMRaF-BynJo80GBxZDHMYsY1r423OkFndmvK0sqe81u8_zr0kXPZf-_YlrON6R2l1aVcz4TD6KCysbZnuGZBtnGNFk1GIgPoSVP9Q468gKRpNuY3f2B6WMMYSUE9xuOuJkr3VrLEu2VL7S/s1600/soldi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMRaF-BynJo80GBxZDHMYsY1r423OkFndmvK0sqe81u8_zr0kXPZf-_YlrON6R2l1aVcz4TD6KCysbZnuGZBtnGNFk1GIgPoSVP9Q468gKRpNuY3f2B6WMMYSUE9xuOuJkr3VrLEu2VL7S/s400/soldi.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Consigliamo a tutti i militanti ed i simpatizzanti di Gioventù Italiana con La Destra di partecipare alla conferenza "IL POTERE DEL DIO DENARO: Il Signoraggio Bancario", che si terrà nei locali di “Terrazza Solferino”, in via Bertolotti 7 ( nei pressi di piazza Solferino a Torino) giovedì 3 novembre alle ore 20.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-86573817190366753092011-10-31T06:10:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.512-08:00EMERGENZA GIOVANI: UNO SU TRE E' DISOCCUPATO<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOeiqzTcCOIJ6gozfAidEqehzN8QXFw2r2EiUFgCpijM3fY0tJLvWTmTfldLg0BitUCM5uQEgzljo0R0PhRnXKcS2nFF2vhMGCVpKUP-ebdJt68oL-XWxbEgQLmRD6rHUZtiA1zpoCQ4VO/s1600/lll.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOeiqzTcCOIJ6gozfAidEqehzN8QXFw2r2EiUFgCpijM3fY0tJLvWTmTfldLg0BitUCM5uQEgzljo0R0PhRnXKcS2nFF2vhMGCVpKUP-ebdJt68oL-XWxbEgQLmRD6rHUZtiA1zpoCQ4VO/s1600/lll.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: black;">Stando agli ultimi dati forniti dall'Istat, a settembre la disoccupazione giovanile è salita al 29,3% (</span>con un aumento sul mese precedente di 1,3 punti percentuali),<span style="color: black;"> raggiungendo percentuali non molto dissimili da quelle di Grecia e Spagna</span><span style="color: black;">. </span></div><span style="color: black;">L'occupazione giovanile è un tema più che mai cruciale per il futuro della nostra nazione, la quale corre il rischio di vedere i propri figli trascorrere la loro esistenza in attesa di un posto di lavoro stabile, che permetta loro di "uscire di casa" e di costituire una propria famiglia.</span></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: black;">Noi di Gioventù Italiana con La Destra chiediamo al governo e alle amministrazioni locali delle azioni concrete in grado di affrontare e risolvere l'attuale crisi occupazionale, favorendo l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: black;"> </span></div>. <div style="text-align: justify;"><span style="color: black;"><br /></span></div></div><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-11826474162545768152011-10-26T07:41:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.460-08:00NASCE IL PORTALE "LA DESTRA IN DIRETTA"<a href="http://www.ladestraindiretta.it/"><br /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXpGJuUNAdu6WHVMo7KXRBt8rR_uxN02EpeTSfDfzFt6_VcZgMTYf69NZPxKVQU6vljovw6LWlZTIKlT5BWwRz0dupT9oqpA7GNIY9yPH1207vyzWxlXGv7aniKhzNdeWRavBhyphenhyphenuvTVruU/s1600/LA+DESTRA+IN+DIRETTA.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="110" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXpGJuUNAdu6WHVMo7KXRBt8rR_uxN02EpeTSfDfzFt6_VcZgMTYf69NZPxKVQU6vljovw6LWlZTIKlT5BWwRz0dupT9oqpA7GNIY9yPH1207vyzWxlXGv7aniKhzNdeWRavBhyphenhyphenuvTVruU/s400/LA+DESTRA+IN+DIRETTA.JPG" width="400" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-MSBtXyTt_UHVqyrXByDXT73oaWkS1q9CtLPW8-N9isnyXIvYtTs_cuGZ4BH3FUMVusPtpEiJI9YZTFBJP673_0tKOBm0o52lLIfWPu95NegfhHF-uvxmLpivLrbcxbVKo8M93EbS_BYk/s1600/phoca_thumb_l_immagine+approvata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Nasce <a href="http://www.ladestraindiretta.it/">LA DESTRA IN DIRETTA</a>: il portale multimediale de La Destra, il portale che fa VEDERE La Destra!<br />Segui i video, gli eventi, le immagini e le notizie in streaming!<br /><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-54693887622151888992011-10-19T03:42:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.492-08:00BASTA CON IL VAMPIRISMO DELLE STRISCE BLU<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGOZA0whCej9Z_VC6JMQP4F4k5Gq0K_Qlqv5t4FpQMeeVodh-DHM3VMkis4uvg2exHmLaxnrES0k1XdKMtu06KXyMEOp1cWg41JA5U4ssWim_GqMuRhyphenhyphenhsyzkJQr6TGsoJUrJ7Fm_D7w7u/s1600/Parcometri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGOZA0whCej9Z_VC6JMQP4F4k5Gq0K_Qlqv5t4FpQMeeVodh-DHM3VMkis4uvg2exHmLaxnrES0k1XdKMtu06KXyMEOp1cWg41JA5U4ssWim_GqMuRhyphenhyphenhsyzkJQr6TGsoJUrJ7Fm_D7w7u/s1600/Parcometri.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">In questi giorni presso Palazzo Civico la giunta e il consiglio comunale stanno lavorando di comune accordo con le aziende municipalizzate per varare un piano che possa ripianare efficacemente le casse del Comune di Torino a partire dal 2012. Fra le tante misure da prendere l'assessore alla Viabilità, Claudio Lubatti, ha annunciato che molto probabilmente o si deciderà di aumentare del 10% il ticket dei parcheggi a pagamento (strisce blu) oppure verrà allargata la zona blu (in pratica verrà aumentato il numero di parcheggi a pagamento), sempre lo stesso assessore giustifica queste decisioni con il fatto che un eventuale rincaro del 10% sui ticket di parcheggio non avrà l'effetto di un salasso sulle tasche dei torinesi e che l'allargamento della zona blu è richiesto a gran voce dai cittadini.<br /> Gioventù Italiana con La Destra dice basta alla tattica del vampirismo con la quale il Comune di Torino negli ultimi anni ha "succhiato" soldi ai torinesi con provvedimenti talvolta illegali, ricordiamo che la maggioranza delle strisce blu a Torino sono illegali perchè occupano la carreggiata delle strade, inoltre ci chiediamo come sia stato possibile che la Città di Torino negli ultimi anni abbia raggiunto debito pari a 5 miliardi se la giunta comunale degli ultimi 10 anni è arrivata a prendere i soldi persino ai limiti del legale.<br /> Infine vogliamo rivolgerci ai cittadini torinesi che "chiedono a gran voce le strisce blu" invitandoli a non richiedere provvedimenti che finiranno con il portar via loro altri soldi, per lo più con provvedimenti illegali come le strisce blu.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-68900376750474945922011-10-15T10:00:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.504-08:00CONTINUA CON SUCCESSO LA RACCOLTA FIRME PER L'ISTITUZIONE DELL'OMICIDIO STRADALE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQH8RFjPZoTGR7iLnPsCGRSZYImTHWEcqNt5Xmw70FUZ51pc1YDTaZwqLKNhQUsmzKIHdLyCo4hXBQsFci8ZoLphFFFTfbO960r-D_fjKURCgCJQIbp6Lp9Rt7H2Gm9sHAINuVnHjtU1fd/s1600/Foto0175.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQH8RFjPZoTGR7iLnPsCGRSZYImTHWEcqNt5Xmw70FUZ51pc1YDTaZwqLKNhQUsmzKIHdLyCo4hXBQsFci8ZoLphFFFTfbO960r-D_fjKURCgCJQIbp6Lp9Rt7H2Gm9sHAINuVnHjtU1fd/s320/Foto0175.jpg" width="320" /></a></div><div style="color: black; text-align: justify;">Questa mattina in Piazza Carignano, nel cuore di Torino, alcuni millitanti di Gioventù Italiana con La Destra hanno allestito un gazebo ed hanno effettuato una fruttuosa raccolta firme in favore della proposta di legge sull'introduzione del reato di omicidio stradale promossa dal partito La Destra.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-43367691552930970912011-10-01T00:10:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.484-08:00ALLARME ROSSO PER SFRATTI ED EMERGENZA ABITATIVA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8zqmslkSWSOaMEFRhJMJFY85HbgDkGjewm38JNZkw_5y8JUk7fd4Rb0ohXkyJIQ0_P6IjC0b3f-7MqGjleADrJu9AHhVRVoKjGJAJg3ArK2W8YWxdKp5e0mPxIbQvm6o6BSa0boCtk1uJ/s1600/sfratto_g.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8zqmslkSWSOaMEFRhJMJFY85HbgDkGjewm38JNZkw_5y8JUk7fd4Rb0ohXkyJIQ0_P6IjC0b3f-7MqGjleADrJu9AHhVRVoKjGJAJg3ArK2W8YWxdKp5e0mPxIbQvm6o6BSa0boCtk1uJ/s320/sfratto_g.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: black;">Stando al rapporto emerso dalla riunione dell'Anci, tenutasi l'atro ieri presso il Comune di Torino, si stima che solo a Torino ci siano stati 1726 sfratti nella prima metà del 2011 e che tale cifra sia destinata a raddoppiare entro la fine dell'anno. Risulta inoltre che il 93% di tali provvedimenti sia dovuto alla morosità, vale a dire perchè gli abitanti della casa non sono più in grado di far fronte alle spese immobiliari, e in più emerge anche che le famiglie ridotte in questa condizione abbiano tutti i requisiti per aderire al bando comunale degli alloggi popolari che però misteriosamente non si tiene più dal 2007.</span><br style="color: black;" /><span style="color: black;"> E' impossibile ignorare questi numeri e di fronte a questo allarme rosso Gioventù Italiana con La Destra non può fare a meno di appellarsi alle amministrazioni locali e chiedere di fare fronte adeguato a tale problema; chiediamo al sindaco Fassino e al presidente Cota di prendere dei provvedimenti concreti in materia in modo che a le famiglie possano tornare a beneficiare dell'inalienabile diritto alla casa presso alloggi popolari assegnati tramite bando (con precendenza assoluta per le famiglie italiane) e pagare una quota mensile di affitto proporzionata al reddito familiare, in modo che queste famiglie non siano più costrette a spendere più del 50% del reddito mensile in quote di affitto (magari pagate pure in nero) o in rate scellerate a causa degli alti tassi di interesse dei mutui.</span><br style="color: black;" /><span style="color: black;"> Per rendere possibile tutto ciò è indispensabile che il Comune di Torino torni ad investire nell'edilizia popolare pertanto rivolgiamo un ulteriore invito al sindaco Fassino a lasciar perdere i provvedimenti per abbellire il centro città e a sfruttare gli spazi e le risorse disponibili della città per destinarli a tale progetto invece che alla costruzione (inutile) di altri centri commerciali.</span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-40328171051586395822011-09-20T09:52:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.477-08:00QUARTIERE VALDOCCO: I RESIDENTI SI RIBELLANO CONTRO LO SPACCIO E IL DEGRADO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4p8GYkrNoacSX60yXOAkPQaX_O2IfTyNbgs-8pEIpgwckmdVFPs1XgrDdHtBkrkBcsSG8Grn1PgO9JPC2Yh224NSq4e2WXxNcb0NR0mmis-UkfmYrmxw-0heCRPN5M1j-B4812DeHODm8/s1600/img_big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4p8GYkrNoacSX60yXOAkPQaX_O2IfTyNbgs-8pEIpgwckmdVFPs1XgrDdHtBkrkBcsSG8Grn1PgO9JPC2Yh224NSq4e2WXxNcb0NR0mmis-UkfmYrmxw-0heCRPN5M1j-B4812DeHODm8/s1600/img_big.jpg" /></a></div><div style="color: black; text-align: justify;">Da qualche giorno gli abitanti del quartiere Valdocco di Torino hanno deciso in intraprendere una protesta pacifica, occupando le strade con sedie e tavolini, contro i pusher che ormai da anni, in particolare la notte, s'impossessano delle strade della zona.<br />Gioventù Italiana con La Destra esprime la propria solidarietà ai residenti del Valdocco che in preda all'esasperazione hanno deciso autonomamente di riappropriarsi della loro zona ed invita l'amministrazione comunale a prendere atto di tale episodio e a porvi adeguato rimedio considerato anche che non si tratta di un caso isolato (qualche mese fa si tenne un'iniziativa analoga da parte degli abitanti del quartiere Borgo Dora non molto lontano dal Valdocco).<br />I cittadini torinesi, insieme anche agli immigrati onesti, hanno diritto di riappropriarsi della loro città per sentirsi padroni a casa loro e non si può permettere che il sindaco Fassino - insieme alla sua giunta - pensi soltanto ad abbellire il centro di Torino e ignori il problema dei quartieri periferici permettendo di fatto che queste zone della città finiscano in mano a gruppi di immigrati clandestini che vivono solamente di spaccio e di altre altre attività criminose.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-57643076947976996792011-09-19T09:37:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.499-08:00OMICIDIO STRADALE: CONTINUA LA RACCOLTA DELLE FIRME<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHUPc8iT-zi01Vq1ZdAiT_MpypoWwlWLfI_mCXrsLm0uN-jLCdmX9oDKStjMuX-q2IqiXWaX5Jc1Ue2kZxZyS76Je-UxMYTcpsIKSsPxJjKEIZM86DMxXlZCnAxCtF7S7M6mP_GgpGdECQ/s1600/manifesto-omicidio-stradale3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHUPc8iT-zi01Vq1ZdAiT_MpypoWwlWLfI_mCXrsLm0uN-jLCdmX9oDKStjMuX-q2IqiXWaX5Jc1Ue2kZxZyS76Je-UxMYTcpsIKSsPxJjKEIZM86DMxXlZCnAxCtF7S7M6mP_GgpGdECQ/s320/manifesto-omicidio-stradale3.jpg" width="221" /></a></div><div style="color: black; text-align: justify;">Si è costituito stamattina presso la Questura di Torino l'uomo che 4 giorni fa investì e uccise un motociclista nel tratta di autostrada Torino-Pinerolo; il pirata della strada ha raccontato alla polizia di non essersi accorto di nulla e di aver creduto inizialmente di prendere di un sasso (come si fa a non accorgersi di nulla e addirittura a scambiare un uomo per un sasso), i pm di Pinerolo stanno ora valutando la versione dei fatti per valutarne l'attendibilità.<br /> Quanti episodi simili a questo dovremo ancora leggere sui giornali affinchè vengano prese delle contromisure come si deve sul piano penale? <br /> Ogni anno in Italia circa 5000 persone perdono la vita in incidenti stradali e si può stimare che almeno un terzo di questi siano ricondicibili nello specifico all'omicidio stradale.<br /> Proprio per questo Gioventù Italiana con La Destra si sta impegnando da settimane in tutta Italia nella petizione popolare valida per la proposta di legge sull'introduzione del reato di omicidio stradale.<br /> Chi si mette al volante ed investe una persona uccidendola senza nemmeno fermarsi a prestare soccorso a questa, è un criminale e come tale deve essere trattato.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-13251134297020129482011-09-15T22:51:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.462-08:00GIOVENTU' ITALIANA A SOSTEGNO DELLE DICHIARAZIONI DI ERDOGAN<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdS5fqVUnkg5wuUgGoFOri5bm1p9tulH-A7cs4ZLfVXFfBsUBQSBHMH9SSozwdssNNrcLWpThE4_gf0ddtrNWvZzvMxnmDnuDQVIznZvJAYTBVkbzaEfUCVbpTLVKUwXEZncCxOnOiLgXC/s1600/recep-tayyip-erdogan-un-dovere-riconoscere-la-palestina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdS5fqVUnkg5wuUgGoFOri5bm1p9tulH-A7cs4ZLfVXFfBsUBQSBHMH9SSozwdssNNrcLWpThE4_gf0ddtrNWvZzvMxnmDnuDQVIznZvJAYTBVkbzaEfUCVbpTLVKUwXEZncCxOnOiLgXC/s1600/recep-tayyip-erdogan-un-dovere-riconoscere-la-palestina.jpg" /></a></div><div style="color: black; text-align: justify;">Il premier turco Recep Tayyip Erdogan, in occasione di un convegno di ministri della Lega Araba, ha espresso piena solidarietà al popolo palestinese ritenendo doveroso riconoscere la Palestina come stato nazione con un popolo sovrano.<br /> Gioventù Italiana con La Destra non può che condividere le dichiarazioni del premier turco affinchè venga permesso alla Palestina di autodeterminarsi come popolo e come stato sovrano, ma sopratutto che si ponga fine una volta per tutte alla persecuzione che dal 1948 - con il sostegno di multinazionali, banche e persino istituzioni internazionali - lo stato di Israele sta imponendo in maniera del tutto gratuita al popolo palestinese.<br /> Palestina libera, ora e subito!</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-90228853163032778092011-09-11T22:34:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.518-08:00VALDOCCO: FESTA DI QUARTIERE O DEL FALSO MULTICULTURALISMO?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfu1xmhPkM0-3uu-b_iVjtHfhahli-wBg4-QbSqKEkNm1sK3Y1fpaeUIMGNUyghQfEMCc1XdlBS7B1dtmO2mbmLIr72p0FQpif2XyFox9Km-lGioiG2pSXMfNFWjoNYHxSnViaOsmAe3Kc/s1600/festa_cecchi.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfu1xmhPkM0-3uu-b_iVjtHfhahli-wBg4-QbSqKEkNm1sK3Y1fpaeUIMGNUyghQfEMCc1XdlBS7B1dtmO2mbmLIr72p0FQpif2XyFox9Km-lGioiG2pSXMfNFWjoNYHxSnViaOsmAe3Kc/s1600/festa_cecchi.gif" /></a></div><span style="color: black;">Ieri, domenica 11 settembre 2011, si è tenuta nel quartiere Valdocco di Torino la festa della borgata che fino a qualche anno fa vedeva fra i partecipanti commercianti e abitanti della zona italiani e pure stranieri.</span><br style="color: black;" /><div style="color: black; text-align: justify;"> Da quest'anno la festa sembra abbia perso completamente la propria ragion d'essere in quanto sembra essere diventata una fiera del falso multiculturalismo e del commercio abusivo; su circa duecento bancarelle presenti alla festa solo una ventina erano gestite da italiani mentre tutte le altre erano gestite da cinesi che vendevano i loro prodotti (capi d'abbigliamento e accessori elettronici) a basso costo che nell'economia e nel territorio italiano non dovrebbero nemmeno circolare in quanto, a causa del loro basso costo e della loro concorrenza sleale, fanno morire tutte le altre attività commerciali gestite da italiani che vendono prodotti nazionali e locali. Non sono mancate nemmeno le bancarelle abusive di commercianti stranieri senza licenza che vendevano i loro prodotti in maniera del tutto indisturbata e in totale assenza dei vigili urbani e delle forze dell'ordine. Inoltre va sottolineata l'indifferenza e la scarsa presenza alla festa degli abitanti italiani della borgata, compensata invece con la forte presenza di immigrati che hanno approfittato dell'occasione per darsi alla pazza gioia (a modo loro) e trasformare il giardino pubblico del quartiere in una discarica di bottiglie ed avanzi di cibo.<br /> Ancora una volta l'amministrazione comunale e le istituzioni locali di Torino hanno dimostrato tutta la loro inettitudine permettendo che una semplicissima e piacevole festa di quartiere diventasse l'ennesima fiera del multiculturalismo e permettendo al quartiere Valdocco di diventare solamente un quartiere di degrado.<br /> Gioventù Italiana intende denunciare tali fatti in modo che vengano presi dei provvedimenti e delle decisioni affinchè tutte le feste dei quartieri della nostra città tornino ad essere dei piacevoli spazi di aggregazione e affinchè i torinesi possano riprendere a parteciparvi sentendosi a casa propria.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-23302338015185051592011-09-10T05:49:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.464-08:00RACCOLTA FIRME PER ISTITUIRE IL REATO DI "OMICIDIO STRADALE"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2u_2T6XbNP4Ux-WaNAZWJRXI2jPJXj9p2spmNDAa_0fhN2ZmDOJ6-q63S75Xxsj3fsYGQaLOsp6lbw7Th0IXDeYG196n73eMMuKCfOwzjIk-ha4Yu9eKlcp-MCXDIrZgjIW2BlKZDpDrB/s320/Foto0150.jpg" width="320" /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="color: black;">Stamane in via Torino angolo via Roma, nel cuore di Trofarello (Torino), alcuni millitanti di Gioventù Italiana con La Destra hanno allestito un gazebo ed hanno effettuato una fruttuosa raccolta firme in favore della proposta di legge sull'introduzione del reato di omicidio stradale promossa dal partito La Destra.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: black;"> </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTUE66E5x8zCs1oP8h19pGnKiinW4kFmXkP7eAAQTmUKG5UIdJGaqmTLEFe62Sa_taPshUsHtwrE06sGOjFVGXHdpIVk1jnAvLwZqnZ0g6jOaVyA5AMr8YwfshhQgNjsyuicAs2rNn0WyP/s1600/Cattura.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTUE66E5x8zCs1oP8h19pGnKiinW4kFmXkP7eAAQTmUKG5UIdJGaqmTLEFe62Sa_taPshUsHtwrE06sGOjFVGXHdpIVk1jnAvLwZqnZ0g6jOaVyA5AMr8YwfshhQgNjsyuicAs2rNn0WyP/s320/Cattura.JPG" width="240" /></a></div><span style="color: black;"></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-40033948410887096442011-09-05T07:00:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.474-08:00LA SIRIA BRUCIA MA NESSUNO DICE NULLA!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXfYbxpkoiwrtmiEt_gu94d-hGvuF-XMPuaGaS1lvw_1MpBAM1gEinAw7Y1p6IRsrbgKAsOzbUdlMFA5qnujC1CSNRdC1AQJCFqEcVxbDlBOm73wo21BlaWjnF-1d9KWLNgGADcM87LspW/s1600/291517_2287194229433_1536256432_32476770_1081190_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXfYbxpkoiwrtmiEt_gu94d-hGvuF-XMPuaGaS1lvw_1MpBAM1gEinAw7Y1p6IRsrbgKAsOzbUdlMFA5qnujC1CSNRdC1AQJCFqEcVxbDlBOm73wo21BlaWjnF-1d9KWLNgGADcM87LspW/s320/291517_2287194229433_1536256432_32476770_1081190_o.jpg" width="226" /></a></div><br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8406517792384732984.post-11544155396791685192011-09-01T05:00:00.000-07:002011-12-23T15:26:57.458-08:00"La tua banca non è differente": la rivoluzione Islandese, un esempio per l'Europa!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBhBQ2QMq7zsUEBiL0F7o5rPOuWT2AFMfxtViPGOHW3DKu8cP1rYfVrI6f0VOb0cQySakbhgasNB3roxyzPgdvJGOdY1hWSecvkuzHV-gBAU9hJdeA02_UwNs3006oIjH3I3TbWgJYuPNA/s1600/320891_2268701167118_1536256432_32452144_2597291_a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBhBQ2QMq7zsUEBiL0F7o5rPOuWT2AFMfxtViPGOHW3DKu8cP1rYfVrI6f0VOb0cQySakbhgasNB3roxyzPgdvJGOdY1hWSecvkuzHV-gBAU9hJdeA02_UwNs3006oIjH3I3TbWgJYuPNA/s1600/320891_2268701167118_1536256432_32452144_2597291_a.jpg" /></a></div><div style="color: black; text-align: justify;">Tenetevi forte: in Europa è in corso una rivoluzione da ormai due anni.</div><div style="color: black; text-align: justify;">No, non sto parlando dell'Iphone5, né mi confondo con il nord Africa. Faccio riferimento a un piccolo Paese, una terra così calma e solitaria da risultare priva di ogni potenziale sospetto: l'Islanda. Già, la pacifica Islanda, che giunge alle cronache solo per qualche eruzione vulcanica e della quale ci ricordiamo solo quando vediamo qualche documentario televisivo sui geyser.</div><div style="color: black; text-align: justify;">Tramite moti pacifici e decisamente non eterodiretti da qualche potenza straniera oligarchica (come invece chiaramente successo in nord Africa e Medio Oriente), il Governo è stato forzatamente fatto dimettere, dopodiché si è partiti con la nazionalizzazione delle principali banche, con la decisione di non pagare i debiti statali con Gran Bretagna e Olanda, a causa delle loro scorrettezze finanziarie, e con la redazione di una nuova costituzione da parte di un'assemblea popolare costituente.</div><div style="color: black; text-align: justify;">E questa non la chiamate rivoluzione? Lo è decisamente, ma a quanto pare la notizia "non interessa" ai media nostrani ed occidentali. Forse perché rischierebbe di risvegliare troppi cervelli assopiti? Forse perché censurata? Forse perché troppo scomoda? Molto probabile, ma dopotutto queste sono le regole della "democrazia" dei mass media, la mediacrazia, sempre pronta a lustrare copiosamente le scarpe del potentato di turno.</div><div style="color: black; text-align: justify;">In Islanda tutto iniziò nel 2008, quando il governo allora in carica fu costretto a dimettersi a seguito della crisi economica internazionale, che aveva portato il Paese alla bancarotta.</div><div style="color: black; text-align: justify;">I successori impongono alla popolazione una tassa del 5,5% per pagare i 3.500 milioni di debito nei confronti di Olanda e Gran Bretagna: la legge viene portata al referendum, che la boccia senza appello, con uno schiacciante 93%. E' la vittoria del cittadino nei confronti dei giochi sporchi della finanza internazionale, che strozza i popoli e le nazioni. Il FMI (fondo monetario internazionale) di tutta risposta congela gli aiuti economici all'Islanda, che erano stati chiesti dal governo precedente.</div><div style="color: black; text-align: justify;">In Islanda però partono le indagini, predisposte dal governo stesso, per identificare i responsabili della crisi: vengono emessi numerosi mandati di cattura nei confronti di banchieri e top-menager, e l'Interpool spicca un ordine di arresto contro Sigurdur Einarsson, l'ex presidente di una delle due banche principali del Paese, la Kaupthing.</div><div style="color: black; text-align: justify;">Dal febbraio scorso l'assemblea costituente è al lavoro per la creazione della nuova costituzione, che porrà al centro la sovranità popolare. Contemporaneamente, in Islanda si parla della creazione della "Icelandic Modern Media Initiative", una vera e propria "campana di vetro" che proteggerebbe libera informazione, giornalisti, internet providers giornalistici di tutto il mondo, per rendere il Paese un rifugio sicuro per ogni tipo di fonte di libera informazione. E di fronte anche a questa notizia, ve lo garantisco, c'è chi trema.</div><div style="color: black; text-align: justify;"><br /></div><div style="color: black; text-align: justify;">Gianni Musetti</div><div style="color: black; text-align: justify;">Segretario Nazionale di GIOVENTU' ITALIANA con La DESTRA</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05758382162070980093noreply@blogger.com