Stando al rapporto emerso dalla riunione dell'Anci, tenutasi l'atro ieri presso il Comune di Torino, si stima che solo a Torino ci siano stati 1726 sfratti nella prima metà del 2011 e che tale cifra sia destinata a raddoppiare entro la fine dell'anno. Risulta inoltre che il 93% di tali provvedimenti sia dovuto alla morosità, vale a dire perchè gli abitanti della casa non sono più in grado di far fronte alle spese immobiliari, e in più emerge anche che le famiglie ridotte in questa condizione abbiano tutti i requisiti per aderire al bando comunale degli alloggi popolari che però misteriosamente non si tiene più dal 2007.
E' impossibile ignorare questi numeri e di fronte a questo allarme rosso Gioventù Italiana con La Destra non può fare a meno di appellarsi alle amministrazioni locali e chiedere di fare fronte adeguato a tale problema; chiediamo al sindaco Fassino e al presidente Cota di prendere dei provvedimenti concreti in materia in modo che a le famiglie possano tornare a beneficiare dell'inalienabile diritto alla casa presso alloggi popolari assegnati tramite bando (con precendenza assoluta per le famiglie italiane) e pagare una quota mensile di affitto proporzionata al reddito familiare, in modo che queste famiglie non siano più costrette a spendere più del 50% del reddito mensile in quote di affitto (magari pagate pure in nero) o in rate scellerate a causa degli alti tassi di interesse dei mutui.
Per rendere possibile tutto ciò è indispensabile che il Comune di Torino torni ad investire nell'edilizia popolare pertanto rivolgiamo un ulteriore invito al sindaco Fassino a lasciar perdere i provvedimenti per abbellire il centro città e a sfruttare gli spazi e le risorse disponibili della città per destinarli a tale progetto invece che alla costruzione (inutile) di altri centri commerciali.
E' impossibile ignorare questi numeri e di fronte a questo allarme rosso Gioventù Italiana con La Destra non può fare a meno di appellarsi alle amministrazioni locali e chiedere di fare fronte adeguato a tale problema; chiediamo al sindaco Fassino e al presidente Cota di prendere dei provvedimenti concreti in materia in modo che a le famiglie possano tornare a beneficiare dell'inalienabile diritto alla casa presso alloggi popolari assegnati tramite bando (con precendenza assoluta per le famiglie italiane) e pagare una quota mensile di affitto proporzionata al reddito familiare, in modo che queste famiglie non siano più costrette a spendere più del 50% del reddito mensile in quote di affitto (magari pagate pure in nero) o in rate scellerate a causa degli alti tassi di interesse dei mutui.
Per rendere possibile tutto ciò è indispensabile che il Comune di Torino torni ad investire nell'edilizia popolare pertanto rivolgiamo un ulteriore invito al sindaco Fassino a lasciar perdere i provvedimenti per abbellire il centro città e a sfruttare gli spazi e le risorse disponibili della città per destinarli a tale progetto invece che alla costruzione (inutile) di altri centri commerciali.