Il 19 marzo La Destra e Gioventù Italiana invaderanno Milano per celebrare la manifestazione nazionale "Casa, Lavoro, Nazione". Sarà una manifestazione di popolo, una di quelle che si ricorderanno negli anni e che faranno venire la pelle d'oca al solo ricordo delle tante bandiere e dei "scroscianti" applausi che dedicheremo ai nostri oratori.
Ci saranno tanti giovani, come sempre, a riempire quel teatro Manzoni che sembra essere li ad attenderci, con i nostri pullman, da tutta Italia. Ci saranno tanti ragazzi che credono in questo movimento e in questo partito, che sognano una Italia differente, un paese normale, dove il diritto alla famiglia non è solo uno slogan, ma un imperativo categorico da cui nessuno si deve sottrarre.
E' un momento difficile per tutti, per il mondo intero. La crisi sembra non volerci lasciare e il medio oriente infiamma ogni giorno di più. Noi avremmo dovuto rispondere con una Europa Forte, in grado di affrontare i problemi dei vicini senza necessariamente attendere che lo faccia l'Onu o gli Stati Uniti. Non vorremo mai più vedere cadere le bombe a poche miglia dai nostri confini come accade in Jugoslavia, senza che l'Italia facesse nulla per imporre il suo interesse legittimo.
Dovremmo imparare ad essere più autonomi e a credere maggiormente in noi stessi. Il tempo di essere subalterni a qualche altra super potenza è finito. Ora dobbiamo trovare il coraggio di essere protagonisti di noi stessi.. Questo paese si merita di più da tutti noi, un maggiore impegno nella vita sociale e nella realtà politica, senza tralasciare o appaltare alcun argomento ad altri.
Non c'è un territorio che non può essere degnamente rappresentato dagli uomini e dalle idee de La Destra, non c'è disagio sociale che noi non possiamo raccogliere e batterci per risolverlo come sempre amiamo fare.
Ci sono troppi italiani che stanno rimanendo indietro rispetto al mondo e che delle "perversioni politiche" di Gianfranco Fini non gli ne importa proprio nulla. Loro vorrebbero risposte ai tanti problemi della vita quotidiana, che non può essere vissuta fra un centro di collocamento e gli uffici di una banca, con la lontana speranza di aver un mutuo per comprare una casa alla propria famiglia. Vi è una dignità dell'uomo che deve essere rispettata, al di fuori della classe sociale a cui si appartiene, senza alcuna discriminazione, con il diritto di rivendicare che questa terra, e i suoi frutti, sono di tutti e non ad appannaggio di alcuni fortunati.
Noi vorremo riportare un po di giustizia in questo paese, un peso maggiore sul lato opposto della bilancia, oggi troppo pendente verso le esigenze della Fiat e di Confindustria, delle firme di Montezemolo e dei problemi psico drammatici di Futuro e Libertà.
Noi vogliamo un governo che torni a parlare di partecipazione sociale agli utili e alle scelte aziendali, di case popolari ali italiani, di blocco dell'immigrazione e di taglio delle tasse ai dipendenti e alle piccole e medie imprese. Non siamo mai stati fans di Berlusconi, ma non possiamo nascondere che ci fece emozionare anche noi quando parlava di una Italia più solidale, di un paese più dignitoso e di una lotta alle lobby che da decenni vivono parassite sul ventre di questa Italia.
Noi vogliamo un Berlusconi come lo avevamo conosciuto i giorni della nostra assemblea costituente che facemmo a Roma, dove gli dicemmo che Fini era e rimarrà per sempre un traditore, che L'Italia ha bisogno di una Destra sociale, di una Destra Nazionale, insomma, de La Destra di Storace.
Dovremmo imparare ad essere più autonomi e a credere maggiormente in noi stessi. Il tempo di essere subalterni a qualche altra super potenza è finito. Ora dobbiamo trovare il coraggio di essere protagonisti di noi stessi.. Questo paese si merita di più da tutti noi, un maggiore impegno nella vita sociale e nella realtà politica, senza tralasciare o appaltare alcun argomento ad altri.
Non c'è un territorio che non può essere degnamente rappresentato dagli uomini e dalle idee de La Destra, non c'è disagio sociale che noi non possiamo raccogliere e batterci per risolverlo come sempre amiamo fare.
Ci sono troppi italiani che stanno rimanendo indietro rispetto al mondo e che delle "perversioni politiche" di Gianfranco Fini non gli ne importa proprio nulla. Loro vorrebbero risposte ai tanti problemi della vita quotidiana, che non può essere vissuta fra un centro di collocamento e gli uffici di una banca, con la lontana speranza di aver un mutuo per comprare una casa alla propria famiglia. Vi è una dignità dell'uomo che deve essere rispettata, al di fuori della classe sociale a cui si appartiene, senza alcuna discriminazione, con il diritto di rivendicare che questa terra, e i suoi frutti, sono di tutti e non ad appannaggio di alcuni fortunati.
Noi vorremo riportare un po di giustizia in questo paese, un peso maggiore sul lato opposto della bilancia, oggi troppo pendente verso le esigenze della Fiat e di Confindustria, delle firme di Montezemolo e dei problemi psico drammatici di Futuro e Libertà.
Noi vogliamo un governo che torni a parlare di partecipazione sociale agli utili e alle scelte aziendali, di case popolari ali italiani, di blocco dell'immigrazione e di taglio delle tasse ai dipendenti e alle piccole e medie imprese. Non siamo mai stati fans di Berlusconi, ma non possiamo nascondere che ci fece emozionare anche noi quando parlava di una Italia più solidale, di un paese più dignitoso e di una lotta alle lobby che da decenni vivono parassite sul ventre di questa Italia.
Noi vogliamo un Berlusconi come lo avevamo conosciuto i giorni della nostra assemblea costituente che facemmo a Roma, dove gli dicemmo che Fini era e rimarrà per sempre un traditore, che L'Italia ha bisogno di una Destra sociale, di una Destra Nazionale, insomma, de La Destra di Storace.
Gianni Musetti
Segretario Nazionale di Gioventù Italiana con La Destra