Sono passati quasi settanta anni da quando, tra il 1943 e 1945, il maresciallo Tito, alla guida dell’esercito jugoslavo, diede il via ad una delle piu’ massicce opere di pulizia etnica che l’Italia e l’Europa ricordi.
Nella zona del Friuli Venezia Giulia migliaia di nostri connazionali furono perseguitati dai partigiani slavi e gettati, il più delle volte ancora in vita l’uno legato all’altro: uomini, donne, anziani e bambini, rei solo di essere italiani, in quelle cavità naturali caratteristiche del paesaggio carsico chiamate foibe.
Un eccidio, una vera e propria strage perpetrata dall’odio comunista e vergognosamente occultato, per oltre mezzo secolo, dall’intera classe politica italiana.
Molto grave fu la responsabilita’ di Palmiro Togliatti e dell’allora PCI. Nessuno, prima della strage, alzo’ un dito per cercare di impedirla. Dopo, nessuno alzo’ la voce per urlare e condannare al mondo quel genocidio orrendo e rendendo cosi’ un po’ di giustizia a quelle vittime innocenti.
La chiarezza e la verità sulle foibe venne sacrificata per i molti, troppi interessi internazionali che ruotavano nello scacchiere europeo.
Cosi’ sulla verita’ e su quelle urla provenienti dalle cavita’ carsiche calo’ un lungo silenzio che duro’ per quasi sessant’anni.
Fino a poco fa non c’era un solo rigo sui libri a documentare questo sterminio.
Anche se da poco la politica ha deciso di istituzionalizzare il “giorno del ricordo” per commemorare i figli di questo Paese inghiottiti ancora in vita dalla terra e dei 350mila profughi istriano dalmati, sono del parere che per una parte del mondo politico e per un consistente numero di cittadini, questa vicenda del Friuli Venezia Giulia sia una strage negata. Un eccidio ancora non entrato a pieno titolo nella coscienza, nella memoria storica e collettiva degli Italiani.
Non ci possono essere morti di serie A e morti di serie B, i caduti vanno rispettati e ricordati sia a destra che a sinistra, sia se sono state vittime dei rossi, dei bianchi o dei neri.
10 febbraio, per non dimenticare…
Francesco Storace
Segretario Nazionale de "La Destra"