Nella serata di ieri, Gioventù Italiana ha attuato un volantinaggio di protesta nei confronti delle persone che intendono servirsi del nome di Ugo Martinat come civetta per dare risalto al proprio nuovo e luccicante circolo. Stiamo parlando delle persone che intendono intitolare all'ex missino il circolo di FLI a Torino.
La scelta delle persone che si è deciso di servire personalmente non ci riguarda.
Ognuno è libero di degradarsi moralmente e idealmente per andare alla ricerca del facile e ben pagato trono, anche arrivando a mettersi agli ordini di un uomo i cui valori hanno come unità di misura l'euro.
Come si dice, ogni rifiuto finisce nel bidone a lui adeguato.
Non c'è tuttavia giustificazione nel voler sfruttare il nome di Ugo Martinat per beceri motivi pubblicitari.
Non lo è la mancanza di argomenti e di cavalli di battaglia che non siano quelli che passa il giornaletto scandalistico del momento.
Non lo è la sfacciataggine di ritenere che tutto sia permesso, anche usurpare sotto il vuoto titolo di "omaggio" il nome di un defunto, pur di farsi riempire di facili lodi da chiccessia o dal compiacente di turno.
Se qualcuno pensa che Gioventù Italiana sarebbe rimasta in silenzio davanti a questo insulto, si è sbagliato.
Martinat è stato l'ultimo grande ex missino.
Utilizzarne il nome per pubblicizzare questa presunta destra moderata, antifascista e iperliberale è semplicemente un abominio.