NAZIONALISTI
Questo termine trova ragion d’essere nella difesa degli interessi nazionali, impostando la politica estera dello stato in questione, sulla volontà del popolo senza interferenze da parte di altri stati. Qualsiasi governo che si ponga alla guida di un popolo ha il dovere di educare la gioventù italiana ai valori, alle tradizioni, al sentimento di orgoglio nazionale affinchè le generazioni future, che andranno a formare la nuova classe politica, abbiano la coscienza e la capacità di essere determinanti in quella che oggi chiamiamo “Comunità Europea”. L’Italia non è Nord-Centro-Sud, ma è un unico territorio definito dagli stessi confini.
ANTI-MONDIALISTI
Il Mondialismo è un progetto perseguito da gruppi di potere trasversali ai partiti e agli Stati Uniti che mirano all’omologazione tecnologica, economica e culturale del paese incoraggiando così la distruzione delle differenze fino ad approdare al cosidetto ”Pensiero Unico”: individui con eguali necessità in ogni parte del mondo. Ciò che interessa a chi si fa fautore del mondialismo non è la pace, non è la solidarietà e la fratellanza, non è l’uomo in quanto individuo, ma solo ed esclusivamente il mercato, il dollaro, disconoscendo del tutto i reali bisogni della società.Gioventù Italiana è contro la schiavizzazione economica, contro l’annullamento delle radici e delle tradizioni. Non dobbiamo “elevarci” ad essere burattini “Mondiamericani”, ma semplicemente e fieramente Italiani.
STILE COME RIVOLUZIONE
Gioventù Italiana intende con tale definizione riferirsi ad uno “stile di vita” unico e sano, che ponga come obiettivo il ritorno dei valori ed il loro sviluppo nella società attuale. Far nascere non nuove forme di vita umana ma migliorarne il contenuto, l’uomo, il carattere e per questi fini si ritiene indispensabile disciplina ed autorità che diventano parte integrante dell’essere e vi dominino. La necessità di concepire la vita in modo spiritualistico: porsi al di sopra del mondo materiale. Forgiare un individuo che abbia la capacità di mettere insieme generazioni unite da tradizioni e da una stessa missione: sopprime l’istinto della vita relativa al piacere per instaurare nel dovere una vita superiore libera da limiti di tempo e spazio. Un essere che concepisca la vita come lotta pensando che aspetti a sé conquistare ciò che è davvero degno di lui, creando ed usufruendo di tutti gli strumenti necesessari a crearla: fisici, morali, intellettuali. Un individuo che riconosca il diritto della propria Nazione ad essere indipendente, posizione che nasce da una coscienza attiva e da una volontà politica disposta a dimostrare tale diritto. Quindi un individuo che sia Nazione e Patria. Uomo caratterizzato da una forma più alta e potente della personalità.
SOCIALIZZAZIONE ECONOMICA
Fine della subordinazione dei dipendenti ai “padroni”. Si pone alla base di tale sistema l’assenza del lavoro dipendente. L’entità produttiva viene distribuita in egual misura fra tutti i lavoratori. La Socializzazione ridistribuisce la proprietà ed elimina i rapporti umani di sudditanza e dipendenza salariale. Rientra in tale visione la fiducia sulla responsabilizzazione dei lavoratori di fronte all’autogestione del loro lavoro e del loro capitale. La teoria socializzatrice prevede la proprietà privata, la libertà d’iniziativa economica, il rispetto della legge della domanda- offerta e della libera concorrenza. Essa prevede l’attuazione dei propri contenuti mediante la proibizione legislativa del lavoro salariato e la concessione di un credito sociale. Lo scopo della Socializzazione è la razionalizzazione dell’economia.
Questo termine trova ragion d’essere nella difesa degli interessi nazionali, impostando la politica estera dello stato in questione, sulla volontà del popolo senza interferenze da parte di altri stati. Qualsiasi governo che si ponga alla guida di un popolo ha il dovere di educare la gioventù italiana ai valori, alle tradizioni, al sentimento di orgoglio nazionale affinchè le generazioni future, che andranno a formare la nuova classe politica, abbiano la coscienza e la capacità di essere determinanti in quella che oggi chiamiamo “Comunità Europea”. L’Italia non è Nord-Centro-Sud, ma è un unico territorio definito dagli stessi confini.
ANTI-MONDIALISTI
Il Mondialismo è un progetto perseguito da gruppi di potere trasversali ai partiti e agli Stati Uniti che mirano all’omologazione tecnologica, economica e culturale del paese incoraggiando così la distruzione delle differenze fino ad approdare al cosidetto ”Pensiero Unico”: individui con eguali necessità in ogni parte del mondo. Ciò che interessa a chi si fa fautore del mondialismo non è la pace, non è la solidarietà e la fratellanza, non è l’uomo in quanto individuo, ma solo ed esclusivamente il mercato, il dollaro, disconoscendo del tutto i reali bisogni della società.Gioventù Italiana è contro la schiavizzazione economica, contro l’annullamento delle radici e delle tradizioni. Non dobbiamo “elevarci” ad essere burattini “Mondiamericani”, ma semplicemente e fieramente Italiani.
STILE COME RIVOLUZIONE
Gioventù Italiana intende con tale definizione riferirsi ad uno “stile di vita” unico e sano, che ponga come obiettivo il ritorno dei valori ed il loro sviluppo nella società attuale. Far nascere non nuove forme di vita umana ma migliorarne il contenuto, l’uomo, il carattere e per questi fini si ritiene indispensabile disciplina ed autorità che diventano parte integrante dell’essere e vi dominino. La necessità di concepire la vita in modo spiritualistico: porsi al di sopra del mondo materiale. Forgiare un individuo che abbia la capacità di mettere insieme generazioni unite da tradizioni e da una stessa missione: sopprime l’istinto della vita relativa al piacere per instaurare nel dovere una vita superiore libera da limiti di tempo e spazio. Un essere che concepisca la vita come lotta pensando che aspetti a sé conquistare ciò che è davvero degno di lui, creando ed usufruendo di tutti gli strumenti necesessari a crearla: fisici, morali, intellettuali. Un individuo che riconosca il diritto della propria Nazione ad essere indipendente, posizione che nasce da una coscienza attiva e da una volontà politica disposta a dimostrare tale diritto. Quindi un individuo che sia Nazione e Patria. Uomo caratterizzato da una forma più alta e potente della personalità.
SOCIALIZZAZIONE ECONOMICA
Fine della subordinazione dei dipendenti ai “padroni”. Si pone alla base di tale sistema l’assenza del lavoro dipendente. L’entità produttiva viene distribuita in egual misura fra tutti i lavoratori. La Socializzazione ridistribuisce la proprietà ed elimina i rapporti umani di sudditanza e dipendenza salariale. Rientra in tale visione la fiducia sulla responsabilizzazione dei lavoratori di fronte all’autogestione del loro lavoro e del loro capitale. La teoria socializzatrice prevede la proprietà privata, la libertà d’iniziativa economica, il rispetto della legge della domanda- offerta e della libera concorrenza. Essa prevede l’attuazione dei propri contenuti mediante la proibizione legislativa del lavoro salariato e la concessione di un credito sociale. Lo scopo della Socializzazione è la razionalizzazione dell’economia.