Gioventù Italiana Piemonte esprime il più sentito cordoglio alle Famiglie delle vittime italiane cadute a Kabul. Nel momento del dolore è necessario mantenere la necessaria lucidità e cominciare a fare una seria riflessione sull'opportunità politica della nostra presenza militare in Afghanistan.
A distanza di otto anni dall'intervento militare in terra afgana non un solo passo avanti è stato compiuto dalla coalizione militare. E' ormai palese agli occhi di tutti che la democrazia non è un valore che possa essere esportato e che la nostra presenza militare sul luogo è aleatoria e senza possibilità di cambiare lo stato attuale delle cose.
Ad agosto Gioventù Italiana Piemonte ha svolto un azione mediatica che ha coinvolto i principali capoluoghi di regione proprio al fine del ritiro delle nostre truppe. PURTROPPO gli eventi hanno dimostrato che avevamo ragione. Non è più tollerabile che sempre più numerose famiglie italiane piangano i loro figli caduti in terra straniera, mandati a morire da un governo imbelle che lungi dal proteggere gli interessi nazionali si è completamente asservito agli interessi statunitensi.
Neppure una goccia di sangue italiano deve essere più versata in una guerra che non appartiene al nostro popolo, la soluzione più giusta e coerente è il ritiro immediato delle nostre forze armate dallo scenario afgano.
Alessandro Balocco - Segretario G.I. Piemonte.
Neppure una goccia di sangue italiano deve essere più versata in una guerra che non appartiene al nostro popolo, la soluzione più giusta e coerente è il ritiro immediato delle nostre forze armate dallo scenario afgano.
Alessandro Balocco - Segretario G.I. Piemonte.