ATREJU, OLTRE OGNI MURO...


Il prossimo 9 settembre, all' ombra del parco del Colle Oppio (Roma), si apre la decima edizione di Atreju, la festa dei ragazzi e delle ragazze di AZIONE Giovani, l'organizzazione aennina che fa capo al ministro Giorgia Meloni. Tutto bello,tutto buono, tutto figo, tutto organizzatissimo ( dal pernottamento in bungalow, al servizio navetta, all'ingresso in piscina , alle serate della movida ) : un vero esempio di militanza - supportata da ferrei e fermi valori ideologici, da convinzioni inalienabili-.Sono davvero cosi' questi giovani che partecipano ad Atreju, le ultime falangi di una storia, di una identita', di una appartenenza.......o no? No, forse non sono proprio cosi'.
Essi sono il frutto di una modificazione genetica, di una sapiente opera di snaturamento progressivo, di vilipendio delle loro radici.Sono stati spettatori impassibili e mansueti delle esternazioni i Fini lo scorso anno, non hanno proferito un solo miagolìo di protesta quando il Presidente della Camera li ha carinamente "evirati " della loro storia.
Gia', la storia...ma a che serve? Ha forse un posto nella logica del modello berlusconiano? Non e' meglio un bel blazer blu, una valigia stile manager rampante e un sorriso tipico della Milano da bere? Con la storia non ci si mangia, non si fa carriera, non si rimedia neanche la gnocca e quindi va ascritta d'ufficio tra i beni deperibili, rapidamente deperibili, alienabili, sostituibili.
Mi assale, pero', il dubbio che questi ragazzi - che chiamero' OGM, organismi geneticamente modificati - non abbiano la minima idea di cosa hanno venduto alla logica affarista di questa pseudo destra liberalcapitalista, di questa destra dei salotti buoni e delle feste a bordo piscina. Oggi per capire che cosa sono, gli OGM debbono interrogare il mago Otelma poiche' oscillano da posizioni "fasciste" a "antifasciste" passando per quelle "afasciste"(novita' asoluta del conio dei colonnelli finiani). Non c'e' nel loro orizzonte una IDEA per cui lottare, per cui farsi spaccare le ossa, per cui piangere dei caduti , gli OGM seguono IL CAPO , un capo, come i turisti giapponesi in giro per Roma seguono l' ombrello alzato della guida turistica.
Certo gli va riconosciuto un non comune "acume tattico" poiche' deprivandosi della storia, delle ideologie e persino delle idee , sono potuti approdare a lusinghieri risultati contingenti senza lo straccio di una responsabilita', senza l'obbligo di una scelta, senza il peso di una sofferta rinuncia. Andro' a guardarli mentre arriveranno alla manifestazione perche' sono curioso di conoscere questo reggimento di ultracorpi, di pure essenze fisiche patinate e dal sorriso smagliante.Ammirero' le loro borse da stagisti, i gadget ormai status simbol di una generazione preoccupata piu' per il bianco dei denti che per i problemi sociali.
Gli OGM di Atreju, orgoglio di ogni mamma filoberlusconiana, tigri addestrate alla difesa ad oltranza delle idee altrui, la cui unica trincea e' rappresentata dal piacere al capo e servire bene la nomenklatura. Se il buon Fini o Silvio esordissero nei loro interventi coprendoli di insulti, probabilmente dalla platea si leverebbero lo stesso applausi e richieste di bis perche' IL CAPO non sbaglia mai ed e' OGGETTIVAMENTE onnipotente.
Forse sono cattivello ma mi viene naturale fare il confronto con le nostre "adunate", con i ragazzi del MDAP, che per riiunirsi chiedono il favore all'amico che gestisce un pub, o penso ai militanti di GIOVENTU' ITALIANA che a Napoli si sono beccati acqua a non finire e pure qualche molotov.
Gli OGM di Atreju, impacchettat e omologati, tirati a lucido , mi fanno tenerezza, sono i bei fiori di una serra artificiale che la spontaneita' e la liberta' di pensare con le proprie meningi hanno sacrificato alla felicita' dell'apparenza.E' una militanza senza sudore, una lotta senza onore, una guerra che si combatte senza fratelli, senza passato, senza l' orgoglio di una appartenenza ideologica ed identitaria.
NOi , forse, saremo criticati e criticabili peche' nella nostra specifica scala valoriale iscriviamo molte cose scomode e inutili nell'ottica di questa politica da show televisivo, ma ci possiamo permettere il lusso di saltare OLTRE OGNI MURO senza paura. Al di la' del muro abbiamo gia' lanciato il nostro cuore e lo abbiamo fatto assieme ai nostri fratelli ed e' per questo che NOI possiamo saltare per andarcelo a riprendere e possiamo davvero farlo senza paura, cantando al mondo la NOSTRA " nostalgia dell'avvenire ". Forza e Onore
Giovanni Palombo